Google+
Visualizzazione post con etichetta fai da te. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta fai da te. Mostra tutti i post

26 maggio 2014

DIY: da comodini a consolle

Ho guardato per la centesima volta quei due comodini, vecchi e impolverati.
Facevano parte della camera da letto dei miei suoceri,  avevano il piano di marmo, credo un Calcatta grigio, (ora ne è rimasto solo uno) e un'alzatina da almeno 30cm con un decoro intarsiato.
I tarli hanno lasciato il loro indiscutibile marchio, ma a me continua a girare qualcosa in testa.
Voi non siete comodini..voi siete qualcos'altro, devo solo capire cosa.
Non c'è voluto molto, e appena ho capito ci siamo messi all'opera.
Ecco cosa ne è venuto fuori.


26 agosto 2013

Appendiabiti "ready made": versione 2.0

Torniamo a parlare di riciclo, fai da te (o se proprio vogliamo fare i fighi, parliamo di DIY) e aggiungerei eco, inteso come economico.
Qua c'è l'unione di due precedenti creazioni: l'appendiabiti "ready made"  e i divani fashion.
I protagonisti: i bancali!!!
Sono veramente versatili e si prestano alla creazione di ogni tipo di arredamento e complemento d'arredo, basta un po' di fantasia, manualità (ma nemmeno troppa) e poco denaro.
A me è venuto in mente quando, qualche settimana fa, abbiamo imbiancato il bagno..tanto che c'ero potevo far buchi e chiuderne altri ( far fare, io mi sono "limitata" a tenere a bada i nani ) e siccome quello che c'era, era davvero minimal e gli accappatoi raddoppiati, ho iniziato a girar per negozi in cerca di un bell'appendiabiti.
Sono anche andata in negozi di restauro e mercatini, ma il tempo stringeva e io non avevo proprio l'ispirazione.
Finché si è accesa una piccola lampadina...perché non lo facciamo noi?
Sono tornata a casa tutta felice e mi sono messa a fare un rapido schizzo per far capire al mio "tuttofare personale" cosa intendesse la mia mente.
appendiabiti
Vi sarà utile fare un piccolo disegno per capire cosa andrete a fare ed avere un'idea di misure. Non c'è bisogno di essere architetti o pittori, bastano due righe traballanti, anche se le capite solo voi.
Lo spazio che abbiamo noi per l'appendiabiti, è di 80cm e non volendo riempilo tutto, abbiamo deciso che 60cm sarebbero bastati.
Quindi le assi, per metterle sfalsate, non devono essere 60cm, ma meno, circa 50 - 55 cm.
Poi ne serviranno altre due posizionate dietro, perpendicolari, che serviranno per fissare quelle orizzontali e per il fissaggio alla parete, ed in più terranno distanziato l'accappatoio dal muro, evitando che si formi umidità (trattandosi di bagno).
Ecco, il disegno mi è servito per capire quanto materiale occorre per il "mio" appendiabiti.
Qui la forma e le grandezze stanno alla vostra fantasia, e allo stile che deciderete di fare..potete ad esempio, farle perfettamente allineate, e colorarle con uno smalto lucido per avere un "design" più contemporaneo e moderno..

Ma passiamo alla pratica.
Innanzi tutto scegliere un bancale [foto1] , si trovano fuori  dalle fabbriche o dai falegnami, se non volete comperarli; noi ne avevamo di nostri, lasciati dai muratori in tempi di ristrutturazione, e quello usato misura 120 x 120 , abbiamo scelto 3 assi [foto2], le meno rovinate ed eliminato tutti i chiodi ed eventuali sporgenze.
Abbiamo poi preso le misure;  ci servono 2 assi da 55 cm, una da 60 cm (quella centrale) e due da 27 cm ( quelle posteriori) e le abbiamo tagliate [foto 3-4]

appendiabiti DIY
A questo punto si hanno tutti i pezzi a misura, e con il frullino abbiamo o meglio ha, arrotondato tutti i bordi
[foto5]. Non è necessario, ma per l'effetto "usurato" che volevo io andava fatto.
Adesso, prima di "scartavetrare" a mano o con la carteggiatrice, ho posizionato i pezzi per decidere la forma finale e ho fatto un segno a matita per indicare la posizione delle viti e dei ganci appendiabiti.[foto 6]
A questo punto, il mio tuttofare, con quella bella invenzione, l'avvitatore, ha fissato il tutto.
Ogni tavola orizzontale ha due viti fissate su quella sottostante, messa perpendicolare [foto 7]
I  fori che le tavole avevano gia, li ho lasciati stare, mi servivano per l'effetto finale; ma volendo possono essere stuccati e il momento è questo.
Dopo che le tavole sono ben fissate, ma non i ganci che andranno fissati per ultimo, scartavetrare è un gioco da ragazzi...soprattutto se hai la carteggiatrice [foto 8]

appendiabiti DIY
Una bella soffiata alla polvere in eccesso, e ora si può dipingere.
Non abbiamo usato l'aggrappante perchè non ce n'era bisogno, siamo passati subito allo smalto all'acqua bianco opaco, diluito con  acqua (anche se non ce ne sarebbe bisogno) perchè era troppo coprente, e l'ho usato con il pennello scarico, ovvero non intriso ma solo sporcato con il colore.
Poi ho sfumato i bordi con la pittura che abbiamo usato nel bagno.
Usando il pennello sempre scarico di colore e diluendo lo smalto con l'acqua, l'effetto finale è assicurato!!
Se vi piace invece l'effetto naturale del legno, andrà trattato con un'olio per legno incolore, e magari un trattamento per l'umidità (se come me, lo mettete in bagno, o comunque in un'ambiente umido).
appendiabiti DIY
Quando è asciutto ( con il caldo in mezz'ora a noi si è asciugato), si possono fissare i ganci appendiabiti ed infine i gancetti per il fissaggio al muro.
Potete farne di ogni forma e di ogni colore,personalizzandolo e adattandolo al vostro stile, magari di un bel verde per la camera dei bambini! Sempre con un tocchino retrò.
Ricapitolo cosa abbiamo usato per questo lavoretto:

OCCORRENTE
3-4 assi di un bancale
4 ganci appendiabiti
carta vetrata
sega
viti per legno
avvitatore
frullino
smalto all'acqua
pennello
metro e matita

Appendiabiti con bancali

appendiabiti DIY
La soddisfazione di avere un'oggetto fatto da te, come lo volevi te...è essere felici con poco!
Buon riciclo a tutti.
Silvia

27 giugno 2013

con limone e aceto : detergente ecologico

Ieri pomeriggio, mentre fuori si scatenava il diluvio, di nuovo, ho decise di provare a fare uno sgrassatore per la cucina ecologico.
Tutti i giorni ci sono da pulire i seggioloni (2-3 volte al giorno) e il piano della cucina sempre, lo sgrassatore normale va sempre  risciacquato, soprattutto se lo si usa su piani che vengono a contatto con gli alimenti e con i bambini che hanno ancora l'abitudine di mettere tutto in bocca!
Volevo un detergente che prima di tutto funzionasse, ma soprattutto che se fosse naturale e quindi se dovesse venire a contatto con il cibo..pazienza.
Io non sono una fan di prodotti chimici, quindi quando posso evito, ho imparato ad usare il bicarbonato e l'aceto..ma non sono nemmeno una maniaca ecologista, cerco una via di mezzo.
Le pulizie, quelle a fondo le faccio 1-2 volte al mese, mentre tutti i giorni pulisco.
Come si dice "dare una botta di straccio" ecco questo sgrassatore è per tutti i giorni.
Il limone (disinfettante, sgrassante, elimina-odori..) insieme all'aceto ( anticalcare, sgrassante ) sono "invincibili"  sul calcare, vetri, stoviglie, forno, frigo, legno (non oleato) fornelli, giocattoli, sanitari ecc..
Non usare su marmo o comunque pietre calcaree, perché possono rimanere danneggiate e non potete tornare da chi ve le ha vendute con la scusa che si sono rovinate da sole!
Io ho aggiunto 2 gocce di essenza profumata perché l'aceto con il limone emana un'odore davvero davvero forte! Ma se a voi non da fastidio lasciatelo pure al naturale.
INGREDIENTI
1 limone
1 l. acqua
1 cucchiaio di sale fino
40 ml aceto
olio essenziale al profumo che gradite
uno spruzzino da 500ml 

PREPARAZIONE
Tagliate a pezzi il limone, togliete solo i semi e frullatelo finemente nel mixer.
Portate ad ebollizione l'acqua con il sale e la poltiglia di limone ottenuta, fate bollire circa 15 minuti.
Una volta raffreddato, filtrarlo molto bene (i residui di limone potrebbero intasare lo spruzzino) e aggiungere l'aceto e 2-3 gocce di essenza (io ho usato la lavanda) 
Versarlo nello spruzzino.
Pronto! 

20 giugno 2013

Come ti cambio il look al balcone: divani "ready made"

E' affascinante l'idea di poter ridare nuova vita ad oggetti ormai vecchi e rovinati, anche a quelli impensabili che a prima vista sono buoni solo per ardere il fuoco. 
Una mia cara amica, ha reso glamour l'inguardabile! 
Così le ho chiesto se le andava di descrivere questa creazione e condividerla nel mio blog.
Dopo l'appendiabiti, continuiamo a riciclare e creare con il fai da te..dei fantastici divani!



La trasformazione





























Ringrazio Lady Twin per il passaggio del testimone, era da un po’ di tempo che pensavo di scrivere due righe su come un anno fa il mio balcone ha cambiato totalmente aspetto e colore, così ho preso la palla al balzo!
Premetto che non sono una fanatica del fai-da-te, dico sempre: "mi piace" "potrei farlo anch'io" "che ci vuole" ma alla fine non ci provo mai!
Questa volta invece sono partita più decisa che mai, e questo è il risultato! 
L’idea nacque dopo un viaggio con il mio ragazzo in Turchia in cui abbiamo avuto il piacere di fumare il narghilè comodamente distesi su di un morbido e basso divanone in cui potevano sedersi più persone: queste sedute a pochi centimetri da terra avevano conquistato il mio cuore! 
Tornata a casa pensai che il mio balcone aveva un immenso bisogno di personalità e colore… cercando di spendere il meno possibile! Così decisi di fare ciò che non avrei mai immaginato di fare!


Tutto ebbe inizio un sabato mattina cominciato troppo presto per il troppo caldo… e quale fu il mio primo pensiero? Caricarmi 4 bancali prima in macchina e poi su, per ben sei rampe di scale fino ad arrivare alla mia mansarda! Fortunatamente sono andata a colpo sicuro - sapevo già dove trovarli - comunque, per chi volesse seguire le mie orme consiglio di provare a chiedere in qualche azienda, di solito ne hanno molti “buttati” in un angolo (fareste solo un gran favore a portarne via alcuni).




Io mi sono accontentata di bancali comuni di dimensioni standard 80x120, ma per i più glamour ci sono anche quelli firmati.

Ho cominciato levigando i bancali con della carta vetrata per eliminare schegge, polvere e qualche residuo di resina. Poi, dato che sono una tipa puntigliosa, ho passato anche un po’ di stucco per legno. Per essere sicura che il colore facesse presa facilmente, ho passato per prima cosa una mano di aggrappante!


I tessuti con cui ho ricoperto i materassi erano i miei vecchi copri piumini di quando avevo ancora il letto singolo.
Ma si può utilizzare qualsiasi tipo di tessuto: potete cercare anche tra gli scampoli e cucirli insieme...
Date spazio alla vostra fantasia!!


Con le stoffe in mano sono andata in un colorificio ed ho scelto i colori ed in 10 minuti - e con pochi euro - mi sono portata a casa 0.75 l di lilla e 0.75 l di verde. Ho acquistato lo smalto all’acqua perché è atossico ma anche perché ne basta veramente poco dato che va diluito. Il risultato è ottimo e i colori hanno retto molto bene alle abbondanti piogge degli ultimi mesi.


Inoltre, per staccare i bancali da terra e per evitare che durante gli acquazzoni si depositi troppa acqua sotto di essi, ho fissato dei piedini di plastica di un paio di cm di spessore che si trovano facilmente in qualsiasi ferramenta.









Infine, approfittando dell'aiuto di mia madre - e con la supervisione di mia nonna - ho rivestito i due materassini di gommapiuma di 6 cm di spessore con le stoffe che avevo deciso di utilizzare.




Lo scorso anno ho passato tante belle serate con i miei amici… Anche i più scettici hanno goduto della comodità dei miei coloratissimi divanoni! 
Ora che l'estate è finalmente tornata anche Lady Twin & Twins potranno godersi un bel tramonto a casa mia.

(Anche se chi li sfrutta di più è sicuramente Tiffany!)


L'angolo relax preferito da Tiffany
Ora non mi resta che tornare in Turchia e comprare un narghilè!

Ricapitolando vi elenco l’occorrente per i vostri divani:

- 4 bancali 80x120
- Carta vetrata
- Stucco per legno
- Una spatola
- Qualche giornale da stendere a terra
- 0.75 l di aggrappante
- 0.75 l di smalto all’acqua per 2 bancali
- Un pennello
- 10 piedini di plastica di 2 cm
- 2 materassini di gommapiuma di 6 cm di spessore
- Tessuti colorati

E buon divertimento!!
Alma

17 giugno 2013

Appesi.. al tronco: appendiabiti "ready-made" versione 1.0




Il mio piacere di fare le cose "home made" si riflette anche nell'arredamento, ma la mia poca pazienza nell'aspettare il tempo necessario tra i vari passaggi, non me lo permette!
Quando fai casa nuova, o semplicemente hai bisogno di un pezzo d'arredamento da rinnovare o sostituire, giri per negozi, magazzini, mercati e mercatini finché non trovi quello giusto.
Se sei fortunato bastano poche domeniche, altrimenti ci vogliono mesi e le soluzioni sono due: o hai trovato quello che cercavi, oppure hai ripiegato sul meno peggio perché hai la necessità di acquistarlo, insomma ti serve e pure alla svelta!
Trovare l'appendiabiti, è stato un dilemma..non ho trovato nulla chi mi piacesse e ho girato per mesi!
Ho la fortuna di avere un compagno che è un tuttofare, e che sa far bene.
Gli piace "pasticciare" con i diversi materiali  ma a differenza mia sa usare il trapano, la saldatrice, la levigatrice ecc..insomma cose da maschio!
No, non è vero, ci sono un sacco di donne in grado di usarli e usarli bene, ma io non sono tra quelle.
Un giorno nella legnaia, ho trovato un vecchio trave, venuto fuori dopo la ristrutturazione,  non proprio mal ridotto, di un bel colore anche se aveva almeno 50 anni e non mi sembrava rovinato dall'umidità.
L'abbiamo rinvenuto, guardato bene e non mi sembrava vero, avevo trovato il mio appendiabiti!
Tronchi del genere li potete trovare da qualsiasi falegname, magari ce l'hanno buttato in un angolo e nemmeno si ricordavano di averlo, l'importante è che non sia stato attaccato dalla muffa.
I ganci appendiabiti sono reperibili in qualsiasi negozio per il fai da te, o anche in mercatini e ferramenta, dovete solo trovare quello che più vi piace.
Olio, trattamenti per il legno e viti li trovate nei negozi di bricolage e/o ferramenta.
Basta davvero pochissimo per renderlo utilizzabile.


OCCORRENTE
1 Tronco di legno circa 110x40
carta vetrata
trattamento antitarlo
olio protettivo per legno incolore (tipo olio paglierino)
5 ganci appendiabiti
viti per legno
2 placche per fissaggio al muro
viti con stop per muro

AL LAVORO..
Prima di tutto il tronco va carteggiato molto bene, non dovranno esserci  schegge che potrebbero rovinare gli indumenti, dovrà risultare liscio al tatto.
Poi va passato il trattamento antitarlo, una volta asciutto lo passiamo con l'olio nutriente, anche due mani.
Lo lasciamo asciugare molto bene.
Poi vanno fissate le placche nella parte dietro del tronco, nel mio caso due sono bastate, serviranno per agganciare l'appendiabiti al muro, quindi vi servono belle robuste perché dovranno sostenere un bel peso!
In ultimo i ganci appendiabiti; per una lunghezza di 110cm  non più di 5 pz. Tra uno e l'altro almeno 21 cm di distanza, e tra il primo e l'inizio del tronco 12 cm.
Diciamo che non sono misure "obbligate" ma solo un consiglio.
Da terra va fissato a 160-180 cm, se lo mettiamo più basso cappotti lunghi o sciarpe, toccheranno per terra.
Non vi è venuta voglia di rovistare alla ricerca di materiale da poter riciclare?

Silvia
Google+