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20 marzo 2014

Sughetti pronti

Torno a parlare di cucina, bè più eh altro di piccole astuzie un cucina per non farci ancora passare la voglia di cucinare ripiegando solo su preparati e scatolette.
Chi ha figli cucina almeno due volte al giorno, più gli spuntini, ma..
Con l'inizio della,speriamo bella, stagione chi ha voglia di preparare, bollire, sminuzzare? Ma, almeno i bimbi devono mangiare qualcosa di "sano". 
Con i giusti alleati in cucina, in un 'ora possiamo preparare sugo per almeno 3-4 settimane senza dover comperare quelli pronti.
Forno, tritatutto, pentola a pressione sono i nostri amici.



13 marzo 2014

Industrial Style...ben in vista!


Uno degli stili più affascinanti, con poche regole ma ben precise.
Si può prendere spunto e aggiungerci un tocco personale, e perchè no, mixarlo anche con altri stili.
In molti ne parlano, mancavo io..
Ecco come è nato e alcune regole per arredare la vostra casa in perfetto  Industrial Style.

1      La storia

Lo stile Industriale nasce negli anni 50 recuperando grandi edifici adibiti  ad uso commerciale, centri direzionali e industrie, ormai in disuso.
Si afferma negli anni 80, con il suo ingresso in Europa.
Inizialmente poco diffuso in quanto la nostra struttura architettonica non risponde alle caratteristiche, poi però sono stati ricreati recuperando locazioni in palazzi antichi con soffitti molto alti.

2      caratteristiche principali

A differenza di molti altri stili che si creano soprattutto con gli arredi, per creare lo stile industriale bisogna partire dall’architettura dello spazio abitativo.
Spazi aperti, soffitti molto alti con presenza di soppalchi, struttura portante a vista (pilastri in cemento), assenza di ripartizioni interne, travi del soffitto a vista così come gli impianti; condotti e tubi ben in vista, perché nel vero stile industriale, nulla deve essere nascosto!
Le pareti dovranno essere grezze e dai colori chiari, e pareti con  mattoni di recupero.
E‘ sempre presente una parete di mattoncini rossi, ma non vanno assolutamente ricreati con carte da parati o finti gessi, possono al massimo essere dipinti.
I pavimenti  senza fughe o comunque grandi lastre con fuga minima e dello stesso colore delle mattonelle, perfette sono le resine industriali, il cemento o grandi listoni di legno naturale.
Grandi finestre con infissi in alluminio,  completano la struttura dell’industrial style.
L’illuminazione, non facile trattandosi di grandi ambienti, va studiata attentamente e gli elementi utilizzati saranno faretti tecnici direzionabili, lampade a sospensione con filo, corda o catena,  ben in vista  e lampade a terra.  Le finiture ovviamente alluminio.
I materiali prediletti sono quelli "Moderni" e non naturali, quindi ferro, alluminio, vetro e cemento con l'eccezione del legno naturale e i colori li richiamano: bianco, grigio chiaro, tortora e tutte le loro sfumature.
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3      L’arredamento

A questo punto siete a metà del lavoro.. mancano gli arredi che dovranno essere pochi ed essenziali  ed è la parte più difficile.
Pezzi di recupero, utilissimi i mercatini vintage,e linee pulite che mantengano l’aspetto vissuto e consumato.
La cucina, se  possibile con isola, avrà  elettrodomestici e macchinari ben in vista, nulla ad incasso.
Tavolo in metallo e legno con piano di recupero e sedie essenziali, in metallo, cuoio o pelle e legno.
Divani dalle linee morbide in pelle o cuoio, in prossimità delle vetrate, senza tende!
Recupero di mobilio vario ad uso lavorativo, elementi con strutture macchinari a vista (come gli orologi) armadi , dovranno sembrare provvisori, appoggiati lì in attesa di essere collocati.
Ispiratevi ai vecchi mestieri ormai scomparsi o al vecchio mobilio di architetti, notai, tipografi ecc..
Non devono esserci dettagli utili al solo miglioramento estetico, tutto deve essere funzionale, essenziale nelle forme e senza eccessi nei colori.     


La parola d'ordine è:  funzioni ben in vista!


Silvia

Fonti: 1-2-3-4-5-6-7-8-9

10 marzo 2014

Una CasaSuMisura..per Voi: La cucina di Michela (una cucina tutta da vivere)

Mi scrive Michela e il suo compagno, alle prese con la ristrutturazione della nuova casa, chiedendomi un consiglio sulla disposizione della cucina.
Una cucina "pratica, comoda e tutta da sporcare". Una richiesta meravigliosa! 
In effetti la cucina dovrà essere anche a  misura del piccolo Lorenzo.

Richieste
praticità
non necessario un tavolo o un bancone snack
tanto piano di lavoro
frigorifero a colonna e congelatore a colonna (free o ad incasso)
piano cottura 4 fuochi (o anche meno)
lavello due vasche più sgocciolatoio
stile cucina: moderna o industriale
tipologia: parallela

Una cucina pratica e "da sporcare" si ottiene lavorando sulla disposizione, ogni zona di lavoro deve avere il suo spazio ben definito, e una accurata scelta dei materiali. 
Quindi per Michela ho due soluzioni di disposizione in cui ho valutato diversi accostamenti di materiale; assolutamente intercambiabili (la soluzione dei materiali della prima cucina si può applicare alla seconda e viceversa)
I materiali più adatti che sono andata ad inserire nei progetti, sono:

Legno (per ante, cassetti, struttura mensole e pannelli)
Anta impiallacciata con legno a tinta naturale, trattiene molto bene lo sporco e le impronte, si pulisce efficacemente con sapone di marsiglia o una spugna imbevuta di acqua calda e sapone dei piatti. Si nutre con qualsiasi prodotto per il legno.

Laminato polimerico lucido (per ante cassetti e fianchi di struttura a vista)
Le ante vengono rivestite con un unico fogli di laminato che ne riveste anche i bordi diventando un unico corpo. Alta gamma di colori con effetto lucido o opaco.
Resistente a graffi, urti e all'azioni di prodotti a base  acida, la versione lucida e chiara mantiene meglio lo sporco e soprattutto si pulisce con estrema facilità anche con alcool o prodotti per la pulizia dei vetri.
Ottima soluzione anche il laccato lucido, però non ha un'alta resistenza agli urti e agli acidi.

Acciaio Inox  (piano di lavoro, schienale para-schizzi, maniglie e tutti gli elettrodomestici)
Si presta a tantissime soluzioni, solido e a prova di qualsiasi corrosione. Può essere ludico o satinato, in entrambi i casi non è a prova di graffio (ma il più brutto è il primo, poi diventa vissuto e uniforme, come i banconi delle cucine professionali) . L'acciaio si pulisce con movimenti circolari con qualsiasi tipo di prodotto e si lucida in un attimo. Adatto al contatto con alimenti non si macchia ed è assolutamente igenico.

Okite ( piano di lavoro, schienale para-schizzi) 
Materiale resistenti a urti e graffi, composto infatti dal 93%di quarzo, non assorbe, non si macchia ed è facilissimo da pulire. 
Alta gamma di colori e finiture. Ideale per il contatto con alimenti.
Alternativa è il quarzo, scelto di alta qualità, assolutamente resistente, ma per quanto trattato, si potrebbe macchiare.

Soluzione 1:  parallela..ma non troppo

pianta soluzione 1
vista 3D soluzione 1
La cucina si sviluppa sulle pareti parallele, unite con un piano in appoggio su entrambi i top.
Il piano, pensato in legno massello, può essere sfruttato come banco snack, per una colazione o un pranzo veloce, ma anche come un prolungamento del piano di lavoro.
L'estetica della cucina molto lineare e leggera, pur occupando tre pareti.

solizione 1 vista 3D
Una pittura effetto lavagna, (esistono anche adesivi ad effetto lavagna) è utile (soprattutto per il piccolino di casa) e decora la parete senza appesantirla. 
Dei faretti direzionabili, inseriti nel contro-soffitto per illuminare direttamente questa zona.

soluzione 1 3D
La parete di sinistra è la zona operativa, lavastoviglie, lavello, cassettiera zona cottura con forno e fuochi e una base a giorno sotto il piano il legno.

soluzione 1 3D

Cappa semi nascosta nel gruppo pensili, tutt'uno con il lungo piano rivestito in acciaio che arriva a toccare il muro.
Le basi in legno e il piano in acciaio, maniglia sempre in acciaio inox e pensili bianco lucido.
Nessun rivestimento ma uno schienale in acciaio inox dietro la zona cottura.
Il resto della cucina dovrà avere una pittura lavabile e idrorepellente, apposta per la zona cucina.

soluzione 
La parete di destra è esclusivamente adibita a  piano lavoro. Libero da elettrodomestici, ha il piano in materiale diverso, in questo caso Okite bianco o grigio chiaro, per non avere altri colori, ma distinguere, le tre diverse zone di lavoro anche grazie alla diversità dei materiali.
I pensili a tutta altezza, bianco lucido.
Anche in questa parte l'illuminazione è con i faretti incassati nel contro-soffitto. Si può anche pensare ad una illuminazione sottopensile con delle luci tubolari al  Led.
Il frigorifero a libera installazione a doppia porta, stile americano.


Soluzione 2: una finta parete
soluzione 2: pianta 
Anche qui rimane l'effetto di una cucina parallela.
Il piano lavoro e il piano operativo si sviluppane nelle due pareti frontali, ma con la creazione di una nicchia, possiamo inserire le colonne (forno, frigo e congelatore).

soluzione 2: pianta 3D
soluzione 2: vista 3D
Le colonne hanno l'altezza di circa  150-170 cm per merito delle separazione di frigorifero e congelatore.
Sopra un pannello ed una mensola, tutte in legno, quasi a sparire, ed un'illuminazione al Led incassata.
Ante bianche lucide e l'assenza di maniglie distinguono questa seconda soluzione, il calore del legno si percepisce, e viene inserito nelle parti a vista, come mensole e pannelli.

soluzione 2: vista 3D
Nella parete di sinistra, contenitori e un grandissimo piano lavoro, nessun pensile ma (come sopra le colonne) una boiserie  in legno attrezzato con mensole.
Piano di lavoro in okite, che arriverà a rivestire anche la soglia della finestra.

soluzione 2: vista 3D
La zona operativa ha sempre un top in Okite, nessun rivestimento a parete ma uno schienale alto circa 40 cm, sempre in Okite.
La parete va comunque protetta con una pittura per cucine, lavabile e idrorepellente.
Cappa completamente integrata nel pensile, con anta bianca lucida, incorniciato da pensili a giorno con struttura in legno.


Consigli e idee:


foto 1
Michela all'inizio mi ha chiesto un gruppo cottura con due fuochi.
Mi sono limitata ad un 4  fuochi perchè ha tanto spazio, ma una alternativa (anche per chi ha poco spazio in cucina) sono i piani ribaltabili in acciaio inox della AlpesInox.
Alzandoli si bloccano, e permettono di utilizzare il piano lavoro.

Utilizzare colori chiari e superfici riflettenti (ante lucide e piano in acciaio) illuminano e ingrandiscono spazi piccoli o chiusi, come in questo caso.

Se state ristrutturando o state facendo dei lavori, studiate bene la cucina prima, in modo tale da avere le idee chiare sulla posizione delle prese, soprattutto per i piccoli elettrodomestici,  e dell'illuminazione.
Almeno 3 prese più una Schuko vi saranno estremamente utili.

La pittura effetto lavagna è possibile farla anche su ante o pannelli e addirittura elettrodomestici.
Un'idea diversa per decorare non solo  le pareti.
Se non volete cimentarvi nelle arti pittoriche, potete anche applicare degli adesivi effetto lavagna


foto 3
foto 2




















Fonti: 1- 2- 3
Concept by Silvia Di Gioia .Don't copy or use whitout permission


5 marzo 2014

solo per dire che..













...Work in progress...



Negli ultimi giorni il mio portatile ha iniziato ad impazzire, la scheda grafica lascia desiderare ed è davvero pieno pieno di...non so nemmeno io.
Mi rallentava parecchio il lavoro e spesso non partiva internet, pur essendoci la connessione, (dopo che ci ha messo le mano il non-marito ovviamente) abbiamo così deciso che era ora di fare un nuovo acquisto ed ora sto combattendo per capirci qualcosa con Window 8, e per trasferire 5 anni di lavoro, documenti e foto!
Ma quant'è bello aprire la scatola con dentro un notebook ancora impacchettato e luccicante??
A presto con la pubblicazione della cucina di Michela, con delle soluzioni davvero interessanti.

Silvia
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